Quali sono le lauree più richieste e meglio pagate

lauree più richieste

Con la tecnologia che fa passi da gigante di anno in anno, il mondo del lavoro ci richiede competenze sempre più tecniche e specialistiche. Secondo un’indagine dell’OCSE, l’Italia è uno dei paesi industrializzati con la più bassa percentuale di laureati: solo il 28% dei giovani tra i 25 ed i 34 anni ha una laurea, contro una media OCSE del 45%. Eppure, si sente dire spesso che tanti giovani in Italia non trovano lavoro dopo aver completato gli studi universitari. Come è possibile spiegare ciò che all’apparenza sembrerebbe un paradosso? La risposta è semplice: non tutte le lauree sono uguali, ed alcune offrono sbocchi lavorativi di gran lunga migliori di altre.

In questo articolo andremo a vedere quali sono le lauree più richieste dal mercato del lavoro e quali pagano di più.

Gli indirizzi di studio più richiesti nei prossimi 5 anni

Secondo un report pubblicato da Unioncamere, nel periodo 2021-2025 il fabbisogno di laureati da parte del sistema economico dovrebbe attestarsi intorno a 1,2 milioni di unità, il 33% del totale dei nuovi occupati. Nello stesso periodo, il numero di laureati in ingresso sul mercato del lavoro dovrebbe essere di poco inferiore al milione. Confrontando il fabbisogno di laureati con l’offerta si nota che ci si aspetta una carenza di circa 200 mila laureati, con notevoli differenze se si vanno a guardare i singoli indirizzi.

Per l’indirizzo medico-sanitario, si stima una carenza di 12 mila laureati l’anno. La crescente domanda di medici è dovuta almeno in parte all’invecchiamento della popolazione e all’adeguamento dei sistemi sanitari post-pandemia.

A causa dell’accelerazione dei processi di digitalizzazione, la richiesta di competenze nell’indirizzo scientifico-matematico-fisico (che include anche ingegneria informatica) continuerà a crescere. Si stima che saranno richiesti 8 mila laureati l’anno in questo indirizzo, a fronte di un’offerta di 5 mila unità.

Per altri indirizzi invece, si delinea un tendenziale eccesso di offerta di nuovi laureati. Questo è il caso del linguistico, chimico-farmaceutico, geo-biologico e agroalimentare.

Nel grafico sotto viene riportato il rapporto tra fabbisogno e offerta di laureati in ingresso nel mercato del lavoro nel periodo 2021-2025 suddivisi per indirizzo di studio. Un valore maggiore di 1 (in verde) indica che il fabbisogno sarà maggiore dell’offerta (in altre parole, ci si aspetta una carenza di laureati), mentre un valore minore di 1 significa che ci sarà un eccesso di laureati.

Le lauree che pagano di più

L’OCSE riporta che, in Italia, i laureati guadagnano in media il 39% in più dei non laureati. Da un indirizzo di laurea ad un altro però, le opportunità di lavoro e le retribuzioni variano significativamente.

Un’indagine pubblicata da AlmaLaurea nel 2020 sullo stato occupazionale dei neolaureati, evidenzia che i laureati degli indirizzi medico-sanitario, ingegneria, scientifico, chimico farmaceutico ed economico-statistico percepiscono retribuzioni superiori rispetto alla media. Dal lato opposto, i più svantaggiati dal punto di vista retributivo risultano i laureati in psicologia, archeologia e storia dell’arte.

La tabella sopra ci mostra le retribuzioni medie nette mensili ed il tasso di occupazione ad un anno dalla laurea. La differenza in termini di retribuzione media tra i laureati in sicurezza informatica ed i laureati in psicologia è di quasi €900 al mese!

Confrontando i dati occupazionali e retributivi attuali con le aspettative del fabbisogno di laureati per i prossimi cinque anni possiamo notare che architettura e giurisprudenza, che al momento non se la passano benissimo, potrebbero migliorare le proprie statistiche a causa di un numero di neolaureati inferiore al fabbisogno.

Scegliere l’indirizzo di laurea rappresenta una delle decisioni più importanti per molti giovani. Per aumentare le probabilità di trovare un buon lavoro dopo la laurea è importante seguire le proprie passioni ma anche capire quali sono le competenze richieste dal mercato del lavoro.