Che cos’è Overemployed? Ecco la nuova tendenza USA legata allo smart working

Smart working

Il Covid-19 ha rivoluzionato il modo in cui molte persone lavorano, rendendo lo smart working una pratica comune ed accettata da molte grandi aziende, soprattutto negli Stati Uniti. Overemployed è una conseguenza imprevista dello smart working: andiamo a vedere di cosa si tratta!

Che cos’è Overemployed?

Come spiegato dal New York Times, Overemployed è una comunità di professionisti che svolgono due o più lavori in smart working, guadagnando così molti più soldi.

A prima vista sembra quasi impossibile avere due lavori a tempo pieno: ci sono 24 ore in un giorno, con otto ore di sonno rimane letteralmente solo il tempo necessario per fare due turni di lavoro, senza fare straordinari o avere alcun tipo di hobby. In realtà, la verità di Overemployed è molto meno stakanovista:

  • I lavori sono solitamente tutti in modalità full remote (in telelavoro), quindi senza necessità di andare mai in ufficio.
  • Molto spesso, si tratta di impieghi in ambito tech, come ad esempio programmatori o esperti di analisi dei dati, i quali richiedono molto lavoro individuale e lasciano poco tempo per riunioni con i colleghi. Va ricordato anche che c’è grande domanda da parte delle aziende per questo tipo di professionisti, tanto che ingegneria informatica è una fra le lauree più pagate in Italia.
  • Molti professionisti che scelgono questo percorso accettano di fornire prestazioni nella media in un lavoro (che viene considerato il “lavoro principale”) e prestazioni mediocri nell’altro lavoro. Ovviamente, rinunciare ex ante ad essere un buon impiegato può avere serie conseguenze nel lungo termine, influenzando negativamente la propria carriera.

La storia di Isaac, il fondatore di Overemployed

Isaac è il fondatore del sito di Overemployed ed anche di un celebre forum su Reddit dedicato alla pratica di svolgere più lavori da remoto allo stesso tempo. La sua storia comincia nel 2020 negli Stati Uniti. Isaac lavorava come impiegato presso una grande azienda americana, simile ad Airbnb o Uber.

Dopo aver ricevuto alcune delusioni in ambito lavorativo e temendo possibili licenziamenti causati dalla pandemia, Isaac decide di cercare un nuovo impiego. Dopo mesi di interviste, riesce a ricevere un’offerta di lavoro. A quel punto, invece di negoziare la propria buonuscita, Isaac ha un’idea: perché lasciare il lavoro invece di svolgere entrambi, almeno per un po’?

Inizialmente, il piano era di continuare solo per alcune settimane, ma con il passare del tempo Isaac si è reso conto di poter soddisfare le aspettative di entrambi i datori di lavoro. Dopo svariati mesi, Isaac si è finalmente accordato con la sua vecchia azienda per una buonuscita, tornando così ad avere un solo impiego. Questa semplice strategia ha fruttato ad Isaac oltre 300.000 dollari di reddito aggiuntivo, soldi che non avrebbe avuto se avesse semplicemente lasciato il suo primo lavoro.

Oggi, Isaac aiuta altre persone ad ottenere e mantenere un secondo impiego a tempo pieno: il suo sito contiene molti consigli utili ed interessanti, anche se ha in mente un’audience molto specifica: dipendenti americani che sono hanno la possibilità di lavorare in telelavoro, una pratica che sta diventando sempre più comune in seguito alla pandemia.

Overemployed: ecco i pro e i contro

A prima vista, raddoppiare il proprio stipendio sembra essere il sogno di moltissime persone, ma la strategia di Isaac non è adatta a tutti. Oltre a poter lavorare con il computer, ci sono anche degli svantaggi importanti che rendono Overemployed un’ottima idea solo per alcuni tipi di persone. Ecco nel dettaglio alcuni dei pro e dei contro di essere Overemployed.

Pro: guadagni raddoppiati (o quasi)

Il più grande pro di essere Overemployed è che si può guadagnare molto di più. Solitamente, il secondo lavoro paga uno stipendio paragonabile al primo. Questo si traduce in un raddoppiamento dello stipendio lordo e in un sostanziale incremento dello stipendio netto. Ovviamente, lo stipendio non aumenta in maniera lineare a causa della tassazione progressiva.

Pro: tanta pratica nei colloqui

Cambiare lavoro non è facile. I colloqui di lavoro possono essere esperienze stressanti e poco piacevoli. Un grande vantaggio della strategia di Isaac è che si fanno colloqui di lavoro molto più spesso e senza avere veramente bisogno di un nuovo lavoro. In questo modo si fa molta pratica e può diventare più facile trovare un nuovo lavoro!

Contro: tanto stress e poche vacanze

Sicuramente, Overemployed non è adatto a tutti: secondo tanti resoconti di dipendenti che svolgono un secondo lavoro, i livelli di stress aumentano molto dato che viene richiesto un continuo alternarsi fra il lavoro A ed il lavoro B. Inoltre, non è sempre possibile far coincidere le vacanze presso le due aziende, il che è chiaramente un problema per chi vuole godersi appieno le proprie ferie.

Contro: c’è il rischio di essere scoperti

Non è impossibile essere scoperti e magari venire licenziati da entrambi i lavori, con conseguenti rischi anche reputazionali. I maggiori problemi sorgono quando ci sono due meeting in contemporanea, oppure quando si condividono troppe informazioni sui social media, come ad esempio LinkedIn.

Contro: probabilmente è contro la company policy

Molte aziende vogliono che i propri dipendenti siano fedeli al 100% al proprio datore di lavoro. Per questo motivo, esistono delle company policy molto restrittive. Chiaramente, avere un secondo lavoro a tempo pieno non è conforme a questi regolamenti interni.

E in Italia? Si possono avere due lavori in smart working?

Isaac e moltissimi membri della comunità di Overemployed vivono negli Stati Uniti. Moltissimi stati americani hanno il cosiddetto at-will employment, cioè hanno regole molto flessibili per quanto riguarda i contratti di lavoro. In altre parole, per molti dipendenti negli Stati Uniti è facile venire licenziati, ma è possibile avere un secondo lavoro senza eccessive restrizioni.

La situazione è un po’ diversa in Italia. In primis, Inoltre, il codice civile vincola il dipendente a non entrare in concorrenza con il proprio datore di lavoro. Inoltre, nel Belpaese non è possibile lavorare più di 48 ore settimanali (come media nell’arco di 4 mesi), tra tutti i rapporti di lavoro subordinato. È però possibile per un dipendente privato aprire partita IVA rimanendo allo stesso tempo lavoratore dipendente, a patto che non vi sia concorrenza tra le due attività.

Uno dei consigli di Isaac è però sicuramente applicabile a tutti i lavoratori italiani che sono almeno parzialmente in smart working: comprare un mouse jiggler, cioè uno strumento che consente di non fra andare il computer in standby, così da poter apparire sempre online anche quando si sta pensando oppure prendendo una breve pausa. Ne esistono di vari tipi, dai più economici ad altri che sono totalmente irrintracciabili dai dipartimenti IT delle aziende, dato che funzionano in maniera meccanica.