NYSE e Nasdaq: quali sono le differenze?

NYSE

Quando parliamo del mercato azionario americano, la prima cosa che ci viene in mente è Wall Street. Infatti, a Wall Street ha sede il New York Stock Exchange (NYSE) che è il mercato azionario più grande al mondo.

Ma a New York c’è anche un altro mercato, quello dove sono quotate la maggior parte delle aziende tecnologiche. Ci riferiamo al Nasdaq, secondo mercato al mondo in assoluto e primo tra i mercati elettronici.

Negli Stati Uniti, quando un’azienda decide di quotarsi in borsa facendo un IPO, può scegliere tra uno di questi due mercati. Andiamo a vedere quali sono le principali differenze tra NYSE e Nasdaq.

Il mercato tradizionale e quello innovativo

Il NYSE fu fondato nel 1792 a New York. Nonostante oggi la maggior parte delle contrattazioni venga eseguita elettronicamente, esiste ancora un luogo fisico (il trading floor) dove le azioni vengono comprate e vendute.

Il Nasdaq venne fondato nel 1971 e divenne il primo mercato azionario completamente elettronico. Ciò significa che non ci sono persone che eseguono le transazioni in un luogo fisico in quanto tutto viene fatto dai computer.

Un mercato ad asta ed un mercato a quotazioni

La differenza fondamentale tra il NYSE e il Nasdaq sta nel modo in cui i titoli vengono scambiati tra acquirenti e venditori.

Il NYSE è un mercato ad asta è ciò influenza il modo in cui vengono stabiliti i prezzi dei titoli. La mattina presto, prima dell’apertura del mercato, i partecipanti al mercato possono inserire ordini di acquisto e vendita. Questi ordini vengono abbinati, con il prezzo di acquisto più alto abbinato al prezzo di vendita più basso.

Il Nasdaq invece è un mercato a quotazioni. I partecipanti al mercato non comprano e vendono direttamente l’uno dall’altro. Infatti, le transazioni passano attraverso un market maker. Il market maker è un intermediario che compra e vende lo stesso titolo garantendo la liquidità del mercato e prendendo in cambio un piccolo margine. Nel Nasdaq il market maker è un computer e le transazioni vengono eseguite in una frazione di secondo.

Un solo market maker designato al NYSE, molti market maker al Nasdaq

Il Nasdaq e il NYSE usano entrambi i market maker per migliorare la liquidità e mantenere un mercato equo. Tuttavia, ci sono differenze nei ruoli di questi market maker.

Al NYSE, il compito di mantenere i mercati spetta ai market maker designati (MMD). Gli MMD sono persone fisiche e ad ognuno di loro vengono assegnate solitamente le azioni di un’azienda. Gli MMD forniscono stabilità quando il mercato è sbilanciato, comprando quando gli investitori stanno vendendo e viceversa. Gestiscono le aste di apertura e di chiusura, usando sia input umani che computer. Secondo il NYSE, gli MMD hanno fornito il 17% della liquidità del NYSE nel 2019. La restante parte viene fornita da market maker elettronici.

Al Nasdaq, i market maker sono interamente computerizzati e mantengono azioni sul proprio conto per facilitare transazioni con clienti individuali e altri dealer. I market maker forniscono quotazioni a due lati, il che significa che dichiarano i prezzi di domanda e offerta per un titolo in cui stanno facendo un mercato. Più di 260 aziende di market maker forniscono liquidità per i titoli quotati al Nasdaq. Questa concorrenza aiuta a garantire che i compratori e i venditori ottengano i prezzi migliori.

Quali aziende sono quotate in ciascun mercato?

Secondo Statista, negli Stati Uniti ci sono circa 6.000 aziende quotate in borsa, pressoché ugualmente suddivise tra NYSE e Nasdaq. In termini di capitalizzazione, o valore di mercato, a giugno 2021 il NYSE era in testa con ben 25 mila miliardi di dollari, seguito dal Nasdaq a quota 22 mila miliardi. Per fare un paragone con l’Italia, Piazza Affari ha una capitalizzazione di 760 miliardi di euro, che equivale a circa il 2% del valore del mercato americano.

Essendo la più vecchia delle due borse, il NYSE conta tra le sue fila alcune delle più antiche società statunitensi quotate in borsa.

Ogni società quotata in borsa ha un codice identificativo (ticker in inglese). Solitamente le aziende con ticker di una, due o tre lettere – come Ford (F), Coca Cola (KO), e JPMorgan (JPM) – sono quotate al NYSE. Le aziende con un ticker di quattro lettere – come Amazon (AMZN), Microsoft (MSFT) e Starbucks (SBUX) – sono quotate al Nasdaq.

Ci sono però alcune eccezioni. Ad esempio, Facebook (FB) ha debuttato sul Nasdaq nel 2012 con il suo ticker di due lettere, mentre Snap (SNAP) si è quotata con il suo ticker di quattro lettere al NYSE nel 2017.

In generale, il Nasdaq è il mercato preferito dalle aziende tecnologiche. Le aziende soprannominate FAANG – che sta per le iniziali di Facebook, Amazon, Apple, Netflix, e Google (o Alphabet) – sono tutte quotate al Nasdaq.

Infine, in questi mercati non vengono quotati solo titoli azionari ma, sempre più spesso, anche ETF.

Quanto costa quotare un’azienda in borsa?

Ogni azienda deve pagare una commissione iniziale ed una annuale al mercato su cui è quotata. Il Nasdaq tende ad essere più economico e questa è una delle motivazioni per cui tende ad essere il mercato preferito dalle aziende giovani. Le spese iniziali variano dai $55.000 ai $320.000, mentre i costi annuali vanno da un minimo di $43.000 ad un massimo di $159.000.

Per quotarsi al NYSE, un’azienda deve essere pronta a pagare fino a $295.000 come quota iniziale e come minimo $71.000 annualmente.