Tasso d’interesse

In breve:

  • Il tasso d’interesse è l’importo, espresso in percentuale, che una banca o un altro istituto di credito ci addebita per il denaro concesso in prestito.
  • Il tasso d’interesse richiesto dalla banca sarà inferiore quando il debitore è considerato a basso rischio, e viceversa.
  • Il TAN è il tasso d’interesse annuo che si applica ad un prestito, mentre Il TAEG è un tasso che serve per ottenere il costo totale del mutuo.

Cosa sono i tassi d’interesse?

Il tasso d’interesse è l’importo, espresso in percentuale, che una banca o un altro istituto di credito ci addebita per il denaro concesso in prestito. In altre parole, il tasso d’interesse rappresenta il costo del denaro. I tassi d’interesse sono indicati generalmente su base annua.

Per i prestiti, il tasso d’interesse è applicato al capitale, che è l’importo del prestito. Il tasso d’interesse è il costo del debito per il mutuatario ed il tasso di rendimento per la banca. Ad esempio, se Paolo prende in prestito €300.000 per un anno con un tasso d’interesse al 5%, alla scadenza del prestito Paolo dovrà restituire il capitale preso in prestito (€300.000) più €15.000 di interessi (5% * €300.000).

Il tasso d’interesse richiesto dalla banca sarà inferiore quando il debitore è considerato a basso rischio, e viceversa.

Interesse semplice e interesse composto: quali sono le differenze?

È molto importante comprendere quali sono le differenze tra tasso d’interesse semplice e tasso d’interesse composto.

Per interesse semplice si intende quello calcolato in un preciso periodo di tempo su una determinata somma. Se l’interesse annuale è del 5%, dopo 12 mesi il debitore dovrà restituire il 5% in più del capitale che gli è stato prestato.

L’interesse composto invece, si applica al capitale ma anche agli interessi accumulati nei periodi precedenti. La banca presuppone che alla fine del primo anno il mutuatario sia debitore del capitale più gli interessi per quell’anno. Alla fine del secondo anno gli interessi verranno calcolati non solo sul capitale ma anche sugli interessi del primo anno.

Gli interessi dovuti in caso di tasso d’interesse composto sono superiori agli interessi dovuti con il metodo dell’interesse semplice. Per periodi di tempo brevi, il calcolo degli interessi sarà simile per entrambi i metodi. Con l’aumentare della durata di un prestito, tuttavia, aumenta la disparità tra i due tipi di calcolo degli interessi.

Facciamo un esempio per confrontare i due metodi. Paolo prende in prestito €300.000 al tasso del 5% annuo. Il capitale e tutti gli interessi maturati verranno ripagati dopo dieci anni. La tabella sotto mostra l’importo dovuto da Paolo alla scadenza del mutuo con entrambi i metodi.

tasso d'interesse

Come possiamo vedere, se la banca utilizza il metodo dell’interesse composto, alla scadenza del prestito Paolo dovrà pagare €38.668 di interessi in più.

La formula per il calcolo dell’interesse composto è:

Interesse composto = C * [(1 + i)n – 1]

Dove:

  • C = capitale
  • i = tasso d’interesse
  • n = numero di periodi

L’interesse composto è un concetto molto importante anche quando si parla di investimenti e risparmi. Se depositiamo una somma di denaro in un conto deposito che paga il 2% annuo, ogni anno la banca ci pagherà interessi sull’importo iniziale più su tutti gli interessi dei periodi precedenti. Questo ci fa comprendere l’importanza di iniziare a risparmiare fin da giovani.

TAN e TAEG a confronto

Il TAN (Tasso Annuo Nominale) è il tasso d’interesse annuo che si applica ad un prestito. Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è un tasso che serve per ottenere il costo totale del mutuo. Infatti, il TAEG si ottiene sommando tutti i costi obbligatori ai fini di accendere un finanziamento (interessi, polizze aggiuntive, gestione pratica, ecc.).

Quando vogliamo confrontare il costo di un mutuo tra diverse banche, è bene leggere tutte queste informazioni nel documento informativo. L’offerta con il TAEG più basso sarà la più conveniente.

Tassi d’interesse a breve termine: il ruolo della BCE

In Europa, la Banca Centrale Europea (BCE) determina i tassi d’interesse a breve termine attraverso la propria politica monetaria. Per diminuire il tasso di interesse, la banca centrale usa nuova moneta per acquistare titoli sul mercato, quindi il prezzo dei titoli sale e il tasso di interesse scende. Al contrario, per aumentare il tasso di interesse, la banca centrale vende titoli così da diminuire la moneta in circolazione. La BCE utilizza gli interessi a breve termine per aumentare o diminuire l’inflazione.

Tassi d’interesse a lungo termine: il ruolo dei titoli di stato

I tassi d’interesse a lungo termine seguono la rendita dei titoli di stato decennali. In Italia, questi titoli di stato sono i BTP, in Germania i Bund e negli Stati Uniti le Treasury Notes. Maggiore è la domanda per queste obbligazioni statali, minore sarà il tasso d’interesse a lungo termine.

Tali tassi d’interesse si riferiscono a titoli di stato il cui rimborso del capitale è garantito dal governo del paese che l’ha emesso. I tassi d’interesse a lungo termine sono una delle determinanti degli investimenti del settore privato. I tassi d’interesse a lungo termine bassi incoraggiano l’investimento in ricerca & sviluppo e nuove attrezzature. Gli investimenti sono una delle fonti principali di crescita economica.

Ti potrebbero interessare anche: