Volatilità

In breve:

  • La volatilità misura la grandezza delle fluttuazioni del prezzo di un titolo azionario rispetto ad un valore medio.
  • I titoli “volatili” vengono considerati più rischiosi a causa delle loro repentine variazioni di prezzo.
  • La volatilità può essere calcolata in vari modi, tra cui la deviazione standard ed il coefficiente beta (β).

Cos’è la volatilità?

La volatilità misura la grandezza delle fluttuazioni del prezzo di un titolo azionario o di un indice di mercato rispetto ad un valore medio. Nella maggior parte dei casi, maggiore è la volatilità, più è rischioso il titolo. La volatilità viene spesso misurata utilizzando la deviazione standard (scarto quadratico medio) o la varianza tra i rendimenti di un titolo o di un indice di mercato.

Nel gergo finanziario, un titolo viene definito “volatile” quando sale e scende più dell’uno per cento per un periodo di tempo prolungato.

La volatilità è utilizzata spesso come sinonimo del rischio associato ad un titolo. Una maggiore volatilità implica che il prezzo del titolo può cambiare più drasticamente in un breve periodo di tempo in entrambe le direzioni. Una minore volatilità indica che il valore di un titolo tende ad essere più stabile.

Come calcolare la volatilità

La volatilità viene calcolata utilizzando la deviazione standard, cioè la radice quadrata della varianza.

Vediamo ora un esempio di come calcolare queste misure statistiche. Assumiamo che il prezzo di un’azione sia €10 a fine gennaio, €20 a fine febbraio e €15 a fine marzo. Per calcolare la deviazione standard:

  1. Calcoliamo la media dei prezzi: (10 + 20 + 15) / 3 = 15
  2. Calcoliamo la differenza tra ogni prezzo e la media. Queste differenze sono chiamate deviazioni. Ad esempio, la deviazione tra il prezzo di gennaio e la media è: 10 – 15 = -5
  3. Eleviamo ogni singola deviazione al quadrato
  4. Sommiamo i quadrati delle deviazioni (25 + 25 + 0 = 50)
  5. Dividiamo la somma dei quadrati delle deviazioni per il numero di valori iniziali per ottenere la varianza (50 / 3 = 16.67)
  6. Infine, calcoliamo la radice quadrata della varianza per ottenere la deviazione standard

La tabella riportata sotto riassume tutti i calcoli necessari per ottenere la varianza e la deviazione standard. In questo esempio, la varianza è €16.67 e la deviazione standard è €4.08. Quest’ultimo valore misura la distribuzione dei prezzi attorno al prezzo medio.

Altre misure di volatilità

Una misura della volatilità di un titolo è il suo coefficiente beta (β). Il beta stima la volatilità dei rendimenti di un titolo rispetto ai rendimenti di un indice. Ad esempio, un’azione con un beta di 1,1 si è mossa storicamente il 10% in più rispetto all’indice di riferimento. Al contrario, un’azione con un beta di 0,8 si è mossa storicamente il 20% in meno rispetto al suo indice di riferimento. Possiamo concludere che un titolo con un beta superiore all’1 è più volatile del mercato, e viceversa.

Inoltre, la volatilità è uno dei fattori che influenzano il prezzo delle opzioni di un titolo. Maggiore è la volatilità di un titolo, maggiore sarà il premio (o prezzo) delle sue opzioni. Ciò è dovuto al fatto che con una volatilità più alta c’è una maggiore probabilità che le opzioni finiscano in-the-money alla scadenza.

I trader di opzioni cercano di prevedere la volatilità futura di un titolo, e quindi il prezzo di un’opzione riflette (anche) la sua volatilità implicita.

Confronto tra volatilità implicita e volatilità storica

La volatilità implicita è una delle metriche più importanti per chi fa trading di opzioni, poiché permette loro di stimare quanto sarà volatile il mercato in futuro.

La volatilità implicita viene calcolata direttamente dal prezzo di un’opzione e rappresenta le aspettative di volatilità per il futuro. Poiché è implicita, i trader non possono usare la performance passata come indicatore della performance futura.

La volatilità storica viene calcolata utilizzando le variazioni di prezzo di un titolo durante un periodo di tempo precedente. La tabella precedente mostra un esempio di calcolo della volatilità storica di un titolo.

Nel mondo del trading la volatilità storica è meno usata della volatilità implicita perché utilizza valori passati e quindi non dà necessariamente indicazioni sulla volatilità futura.

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