Tasso obiettivo della BCE

In breve:

  • L’obiettivo finale della BCE è raggiungere un tasso di inflazione di circa il 2%.
  • Per raggiungere questo obiettivo, la BCE modifica il tasso di interesse a breve termine nel mercato interbancario.
  • Altre banche centrali, come ad esempio la FED negli Stati Uniti, hanno obiettivi differenti.

L’obiettivo finale della Banca Centrale Europea

L’obiettivo finale della Banca Centrale Europea (BCE) è raggiungere un tasso di inflazione inferiore ma prossimo al 2%. In altre parole, la BCE vuole garantire la stabilità dei prezzi. Il background teorico di questo obiettivo è da ricercarsi nella macroeconomia, che solitamente reputa la politica monetaria inefficace rispetto ad obiettivi di crescita e di occupazione. In altre parole, nel lungo periodo, un cambiamento nella quantità di moneta nell’economia si rifletterà in un cambiamento nel livello generale dei prezzi, ma non indurrà cambiamenti permanenti nelle variabili reali come la produzione reale o l’occupazione.

Poiché la politica monetaria può dunque influenzare solamente il livello dei prezzi, il miglior contributo che una banca centrale può dare al benessere economico e alle prospettive di crescita dell’economia è quello di garantire la stabilità dei prezzi. In questo modo, la banca centrale promuove lo sviluppo economico di lungo periodo incoraggiando gli investimenti e contribuisce indirettamente alla crescita dell’Europa.

Come opera la BCE?

Al fine di conseguire il proprio obiettivo finale, cioè raggiungere un tasso di inflazione inferiore ma prossimo al 2%, la Banca Centrale Europea seleziona una specifica variabile economica che può controllare da vicino. Infatti, la banca centrale non può manipolare direttamente il prezzo di beni e servizi. Deve dunque selezionare un obiettivo operativo. Questo obiettivo operativo guida le decisioni della BCE ed ha la funzione di comunicare l’orientamento di politica monetaria.

L’obiettivo operativo della BCE è il tasso di interesse a breve termine nel mercato interbancario. Questo tasso viene influenzato utilizzando vari strumenti a disposizione della banca centrale, come ad esempio:

  • i tassi sulle operazioni delle controparti;
  • le operazioni di mercato aperto;
  • l’obbligo di riserva.

Le differenze tra FED e BCE

La BCE non è l’unica banca centrale al mondo. Ad esempio, fino ad alcuni decenni fa, la Banca d’Italia ricopriva (in Italia) un ruolo molto simile a quello ricoperto oggi dalla Banca Centrale Europea. Negli Stati Uniti opera la FED (o Federal Reserve System), creata nel 1913, al fine di garantire un controllo centrale del sistema monetario per alleviare le crisi finanziarie.

Non tutte le banche centrali operano nello stesso modo. Per sottolineare queste differenze, andiamo confrontare più nel dettaglio alcune delle principali differenze fra la BCE e la FED. La prima differenza è relativa all’obiettivo finale della banca centrale. Come già detto, la BCE vuole controllare l’inflazione (e quindi la quantità di denaro presente nel sistema economico). Al contrario, Il Congresso degli Stati Uniti ha stabilito tre obiettivi chiave per la FED: massimizzare l’occupazione, stabilizzare i prezzi e moderare i tassi di interesse a lungo termine. Inoltre, la BCE persegue il proprio obiettivo principalmente tramite finanziamenti a breve termine agli istituti finanziari, mentre la FED usa soprattutto operazioni di mercato aperto permanenti. Di conseguenza, mentre i tassi comunicati periodicamente dalla BCE sono veri e propri tassi di rifinanziamento, quelli comunicati dalla FED sono dei tassi obiettivo per le operazioni interbancarie overnight, da raggiungere tramite operazioni di mercato.