CFD

In breve:

  • CFD è l’acronimo dell’inglese Contract for Difference (Contratto per Differenza).
  • I CFD sono strumenti derivati in cui le differenze tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita vengono pagate in contanti.
  • In pratica, con i CFD non vi è alcuna consegna di beni fisici o titoli. Comprando un CFD non si diventa proprietari del sottostante, ma si possono aprire posizioni con una leva finanziaria relativamente elevata.

Cos’è un CFD?

Un contratto per differenze (CFD) è un contratto finanziario. Si tratta di uno strumento derivato, il cui valore varia in base alla performance di un sottostante (ad esempio un’azione). Le differenze tra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita vengono pagate in contanti.

I CFD forniscono agli investitori tutti i vantaggi ed i rischi di possedere un titolo senza possederlo realmente. Comprando un CFD non si diventa proprietari del sottostante, ma si possono aprire posizioni con una leva finanziaria relativamente elevata. I CFD consentono agli investitori di scommettere sui movimenti di titoli a brevissimo termine e sono particolarmente popolari per prodotti FX e per le materie prime, come ad esempio l’oro.

Il trading dei CFD non è consentito agli investitori retail americani, in quanto ritenuto troppo pericoloso (ma è legale in Italia).

Principali caratteristiche dei CFD

  • Disponibili per moltissimi mercati e titoli, fra cui ETF, indici azionari e futures su materie prime.
  • Leva elevata.
  • Consentono di aprire sia posizioni “long” sia posizioni “short”.
  • Solitamente i costi di transazioni (ed in particolare il bid-ask spread) sono particolarmente alti.
  • Mancanza di regolamentazione.
  • Investendo in CFD, è possibile ricevere una margin call.

Esempio di trading con CFD

Vediamo ora un esempio “fortunato” di trading con i CFD. Mario vuole acquistare un CFD su un ETF che segue l’indice S&P 500 (come ad esempio l’SPY). Dunque, Mario acquista 100 azioni della SPY per $350 ad azione. La sua posizione vale quindi $35,000, ma Mario deve dare al suo broker solamente il 5% del valore della sua posizione, quindi $1,750.

Un mese dopo la SPY viene scambiata a $385 per azione (cioè una crescita del 10%). Mario decide di chiudere la sua posizione, guadagnando $35 per azione (in totale $3,500). Mario è stato fortunato ed ha guadagnato il 200% sulla propria posizione!

Nella realtà, molto spesso, gli investitori retail non sono fortunati come Mario. I CFD sono strumenti speculativi, piuttosto che di investimento: più della metà degli investitori retail perdono soldi facendo trading dei CFD, ed è purtroppo possibile perdere più di quanto si è investito. Per questo motivo, negli Stati Uniti, il trading di CFD non è consentito agli investitori retail. L’ESMA (European Securities and Markets Authority) sta lentamente diminuendo la leva massima consentita per questi strumenti. 

Ti potrebbero interessare anche: