DEGIRO è un broker olandese che si distingue per costi bassi e feeling veramente europeo. Infatti, è disponibile in moltissimi paesi europei, fra cui Olanda, Belgio, Francia, Austria, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Portogallo, Polonia, Grecia, Ungheria, Danimarca, Svezia, Regno Unito, Norvegia, Finlandia, Irlanda ed ovviamente Italia.
Andiamo a vedere un paio di potenziali problemi che caratterizzano questo broker.
1) Stock splits
Uno stock split avviene quando una società divide le proprie azioni esistenti in più azioni nuove, senza modificare il valore reale dell’azienda. Ad esempio, nell’agosto 2020, Tesla ha effettuato uno stock split con una ratio 5-a-1. Che cosa vuol dire? Che un investitore che possedeva 1.000 azioni Tesla del valore di $2.230 l’una prima dello stock split, possiederà 5.000 azioni Tesla del valore di $446 ciascuna dopo lo stock split. Questo non vuol dire che l’investitore sia diventato cinque volte più ricco: dato che il valore reale dell’azienda non è cambiato, anche il valore totale dell’investimento è rimasto lo stesso!
Come riportato online da alcuni risparmiatori (in inglese: 1, 2, 3, 4), in seguito ad uno stock split, DEGIRO sembra riportare – almeno in alcuni casi – una transazione. E normalmente, una transazione genera un evento tassabile, cioè plusvalenze e/o minusvalenze. Questo potrebbe essere un semplice errore di reporting, ma sicuramente causerà molti mal di testa quando ci si interfaccia con l’Agenzia delle Entrate! Proprio questa osservazione ci porta al secondo motivo per cui DEGIRO potrebbe non essere il miglior broker per investitori attivi.
2) E le tasse?
In Italia, esistono tre diversi regimi fiscali per la tassazione dei profitti provenienti dal trading:
- il regime amministrato, in cui il broker agisce come sostituto d’imposta;
- il regime dichiarativo, in cui l’investitore deve assolvere direttamente a tutti gli adempimenti fiscali;
- il regime gestito, che si applica agli strumenti di risparmio gestito e quindi è meno rilevante in questo contesto.
Storicamente, DEGIRO ha deciso di non offrire il servizio di regine amministrato. Questo vuol dire che l’investitore dovrà interagire in prima persona con le autorità italiane.
Comunque – al fine di semplificare la vita ai propri clienti italiani – DEGIRO solitamente offre ai propri clienti un rapporto, contenente un calcolo pro-forma delle imposte dovute in relazione alle attività di trading e i dati da includere nella dichiarazione dei redditi. Un report sicuramente molto utile, ma alcuni investitori riportano (ad esempio, su Reddit) di aver ricevuto – per ben due volte nel 2021 – tax report inviati da DEGIRO contenenti potenziali errori.
Quando ha senso investire con DEGIRO?
Nonostante gli evidenti problemi elencati sopra, l’autore di questo articolo investe (anche) con DEGIRO. Andiamo a vedere perché:
- Mentre potrebbe non essere il broker più adatto per chi vuole fare trading attivo, può andare bene per gli investitori buy and hold.
- Dà accesso ad un gran numero di fondi che si possono acquistare senza costi di transazione. In particolare, comprando esclusivamente accumulating ETFs, cioè fondi che non pagano dividendi, generalmente non si va a generare eventi tassabili (a meno che non si viva in uno di quei paesi che esigono imposte patrimoniali, come ad esempio Norvegia, Spagna e Svizzera). A quel punto, in Italia, rimane solo da considerare la famigerata imposta di bollo annuale (e/o l’IVAFE), che DEGIRO dovrebbe essere in grado di calcolare senza grossi problemi, dato che è semplicemente pari allo 0,2% del controvalore di mercato dei prodotti finanziari in portafoglio.
- Con un po’ di accortezze, come ad esempio segnarsi su un foglio Excel tutte le proprie transazioni ed il valore del proprio portafogli alla fine dell’anno, si riducono quasi del tutto i rischi di trovarsi impreparati di fronte all’Agenzia delle Entrate (o alle autorità di altri paesi). Chiaramente, questo approccio è però più difficile da praticare per investitori inesperti e che non hanno un background finanziario.
- Infine, DEGIRO – pur con tutti i suoi limiti – è uno dei pochissimi broker low-cost che sono veramente europei e quindi più o meno adatti, ad esempio, a giovani (e meno giovani) che si potrebbero dover trasferire in altri paesi per motivi lavorativi.
Come ripetiamo spesso, non esiste un broker che sia perfetto per tutti: per questo Pecunya cerca di aiutarti a trovare il broker più adatto alle tue esigenze!